Era il 22 gennaio 2022 quando è arrivata la notizia che nessuno di noi avrebbe voluto sentire: Gigi Riva era morto. Una notizia giunta inaspettata, inattesa, a squarciare una giornata qualsiasi d’inverno. Increduli abbiamo assistito nei giorni successivi ai suoi funerali, ai quali hanno preso parte migliaia di persone e non.
E sono soprattutto queste ultime, quelle che non appaiono ogni giorno in tv o nei rotocalchi, che andando a vederlo giocare allo stadio, dedicandogli fan club, ricordandolo ogni giorno nei loro post o nei loro racconti seduti nei bar, ne rendono viva la memoria. Sono le stesse persone che quando Riva girava per strada a Cagliari e lo fermavano per chiedergli una foto o un autografo, lo omaggiavano con abbracci e sorrisi.
Le stesse che, come in quel noto ristorante di Cagliari, anche quando lui non c’è, gli riservano il posto migliore a tavola. E allora immagino che anche domani che il Cagliari festeggerà alla Unipol Domus la permanenza in serie A, Gigi Riva verrà nuovamente ricordato pubblicamente come nel post partita contro il Sassuolo, perché se ci siamo salvati e se Ranieri è venuto in Sardegna per guidare il Cagliari, lo ha fatto proprio perché glielo chiese il mitico Rombo di Tuono.
Gigi Riva è stato un mito inimitabile come è oggi Sir Claudio Ranieri. A lui ho dedicato tanti articoli e tanti ancora gliene dedicherò, perché come si suol dire, nessuno muore nel ricordo di chi resta ed il ricordo di Riva non morirà mai.
Foto: Fan club Gigi Riva.