Il dolore e le calde lacrime di fronte al mare del rione cagliaritano di Sant’Elia. Ma anche la musica, i palloncini e gli applausi: quasi un arrivederci per chi parte lontano, più che un addio.
Alla chiesa di Sant’Elia, l’ultimo saluto per Sara Piano, la 39enne di Assemini scomparsa lo scorso giovedì, a Milano, in seguito a un intervento al cuore.
I parenti e gli amici si sono uniti agli addolorati genitori, Aldo e Loredana, insieme ai fratelli Davide e Valentino, al compagno Fabrizio e all’adorato figlio 14enne Tommaso, in un lungo abbraccio. Accompagnato dalle note musicali, come quelle di Rino Gaetano e i Depeche Mode, scelte dalla famiglia, capaci di andare oltre il dolore della morte.
Un problema cardiaco, quello di Sara, presente sin dalla sua nascita. E sin dalla più tenera età si è dovuta sottoporre a importanti interventi. Un “cuoricino delicato”, capace però di racchiudere forza ed entusiasmo in tanti aspetti della vita. Nell’ultimo anno le condizioni di Sara si sono aggravate, tanto da rendere necessario un quarto, purtroppo ‘ultimo, intervento, in un un’importante struttura di Milano. Il suo corpo è stato poi cremato.
La vita e le difficoltà affrontate sempre col sorriso. Sara e la famiglia forse sapevano che avrebbero dovuto separarsi prima del tempo. E allora l’ultimo saluto, tra la musica di fronte alla chiesa, è stato un momento di dolore, sì, ma affrontato dalla mamma e la famiglia col cuore sereno, di fronte anche al grande affetto manifestato dalla comunità.
Durante la funzione poi, officiata da padre Saverio, la lettura della lettera del compagno Fabrizio Varioli. “Una forza della natura. Impossibile non amarla, impossibile dimenticarla”. In seguito, anche la lettura della poesia “La morte non è niente” di Henry Scott Holland: “sono solo passata dall’altra parte”, recitano alcuni versi, “io sono sempre io e voi siete sempre voi”.
Gianmarco Cossu
