Martedì mattina in un istituto comprensivo in provincia di Rieti una bambina disabile è stata esclusa dalla foto di fine anno della classe. Secondo sua madre volutamente.
La donna ha affidato al suo profilo social tutta la rabbia e l’amarezza per l’accaduto, scrivendo che si è immediatamente accorta del fatto quando alle 11.30 nella chat della classe, è iniziata a circolare la foto con gli altri bambini scattata dopo le 11.
Secondo la donna dal momento che tutti sapevano da tempo che la bambina ogni lunedì usciva da scuola alle 11 per fare le terapie legate alla sua malattia, la foto è stata fatta dopo la sua uscita per evitare che comparisse nella foto.
La donna si è domandata perché. Se fosse giusto. Se non si poteva fare il giorno dopo o quando la figlia era presente. Al momento la scuola non si è pronunciata sulla vicenda.
Purtroppo questi casi di esclusione non sono nuovi alla cronaca. Appena qualche anno fa, la madre di una ragazza disabile altoatesina, denunciò la stessa cosa denunciata martedì a Rieti.
Nel Regno Unito la madre di una ragazza disabile ha invece denunciato come si vede dalla foto sopra, che sua figlia disabile apparisse iin foto, ma in disparte rispetto al resto della classe. Emarginata. Mi domando se per eventualmente tagliare la foto come ho fatto io per inserirla in questo articolo e far apparire solo gli altri alunni “normodotati “.
Fatto sta che è vergognoso che una bambina, un bambino, uno studente, debbabo essere emarginati all’interno di un istituto scolastico, di una scuola, che per convenzione e prassi dovrebbe essere inclusiva.
Da parte mia, piena solidarietà alla famiglia che ha subito questa ingiustizia ed alle altre che purtroppo sono costrette a subirne ogni giorno, vivendo le proprie disabilità.