L’Ogliastra, terra di centenari e di paesaggi mozzafiato, è culla di tradizioni e prodotti autoctoni preservatisi nei secoli: uno di essi è il pane con le ghiande dolci e l’argilla, che sfruttava la diffusa presenza delle ghiande in quella particolare porzione di territorio sardo.
Questo pane, preparato con le ghiande dolci, è stato un toccasana nei tempi di carestia. Occorre una lunga preparazione che parte dall’essiccamento delle ghiande, alle quali viene poi levata la pellicina esterna.
In un recipiente di terracotta, viene lavorata l’argilla con l’acqua.
Il composto viene dunque verssto in un recipiente di rame, su lapiolu e messo a cuocere per sei ore a fuoco vivo.
Una volta cotto e senza grumi, va levato dal fuoco.
Viene così adagiato sui tavoli per farlo riposare e raffreddare. Il più duro viene dato agli uomini, quello più morbido a bambini, ammalati e donne.
Molto diffuso sino ad una settantina di anni fa a Baunei, Talana, Urzulei, viene fatto ancora oggi in occasione di feste tradizionali.
Foto donna: Roberta Broccia tutte le altre sono di Sardegna Foreste.