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Cucina tradizionale sarda: sa trattalia.

Al pari della corda o cordula, sa trattalia o tattalia o trattaliu è un altro piatto tipico della tradizione agropastorale sarda che si tramanda di generazioni in generazioni da secoli. Nasce come piatto di recupero “ca de su anzone no si frundidi nudda comente de su porcu”: quindi quando viene ucciso un agnello ( o capretto) dalle sue interiora si crea questo nobile piatto.

Per farla in casa per prima cosa bisogna pulire tutte le parti che ci serviranno per comporre sa trattalia: in particolare le intestine. Poi il fegato, il polmone, il cuore e la milza. Questi ultimi vengono fatti a pezzi grossolani ed infilzati in uno spiedo, talvolta intervallati da pezzi di lardo, salumi o foglie di alloro. L’aggiunta di questi ultimi ingredienti è facoltativa e varia a seconda dei paesi della Sardegna.

Una volta che lo spiedino con la coratella sarà pronto, si mette a contatto con la brace del fuoco da solo per una decine di minuti e poi si aggiunge l’intestino tenue ed il peritoneo. A questo punto si rimette accanto al fuoco e si lascia cuocere per circa un paio d’ore. Servitela calda accompagnata da una tazza ‘e inu ruju.

Maria Vittoria Dettoto
Maria Vittoria Dettoto
Maria Vittoria Dettoto, 48 anni, ozierese, editore e direttore responsabile. Madre di Antonio ed Andrea, Dottoressa in Scienze Politiche, giornalista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Sardegna. Nel campo del giornalismo vanta anni di esperienza pregressa nella carta stampata, in radio, nei blog. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche online. Web manager, content creator, esperta di social e network marketing e di gestione delle risorse umane, ha lavorato per due multinazionali mondiali, gestendo i suo gruppi di lavoro a livello regionale e nazionale. Da sempre attiva nella cultura e nel sociale, innamorata della Sardegna, ha da sempre contribuito alla valorizzazione dell'isola, della sua cultura e delle sue tradizioni.
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