venerdì, Settembre 20, 2024
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Morte del bracciante indiano che ha perso il braccio a Latina: proclamato il lutto cittadino. Indagato per omicidio il titolare che lo avrebbe abbandonato per strada morente.

Satnam Singh aveva 31 anni e da tre anni era arrivato in Italia con sua moglie Sony dall’India in cerca di lavoro. Entrambi lavoravano, pare senza regolare contratto, presso un’azienda agricola fra Borgo Santa Maria e Borgo Montello in provincia di Latina.

Lunedì mattina Singh è rimasto schiacciato da un macchianario che gli ha schiacciato le gambe e tagliato un braccio. La moglie Sony ha assistito all’incidente. Ha chiesto aiuto, ha chiesto di portare il marito in ospedale, ma il datore di lavoro della coppia, Antonello Lovato, ha caricato l’uomo agonizzante nel furgone e lo avrebbe lasciato agonizzante per strada, con il braccio reciso posto dentro una cassetta e sarebbe andato via, non prima di sequestrare alla coppia i loro telefoni cellulari per evitare che denunciassero quanto stava accadendo per salvare la sua azienda agricola.

A soccorrere il bracciante sono stati dei vicini che hanno testimoniato scioccati per la crudeltà di Lovato l’accaduto ai giornalisti. Lovato, inseguito dal soccorritore di Singh, ha risposto che si era tagliato, come se si fosse fatto un taglietto da niente.

Satnam Singh, trasportato in ospedale, è morto dopo due giorni di agonia a seguito delle ferite riportate nell’incidente sul lavoro.

A confutare la testimonianza della moglie Sony, un collega di lavoro di Singh, che pur rischiando l’espulsione dall’Italia essendo a sua volta senza contratto e senza permesso di soggiorno, ha deciso di denunciare l’accaduto alle autorità. “Ho deciso comunque di assumermi il rischio di essere cacciato dall’Italia con un foglio di via, ma quello che sto facendo lo faccio perché lo devo a Satnam”, ha dichiarato.

A difendere il comportamento di Antonello Lovato il padre che ai microfoni del TG1 ha dichiarato che l’indiano non avrebbe dovuto avvicinarsi al mezzo che lo ucciso e che il gesto di Singh “è costato caro a tutti” in azienda. Il figlio Antonello risulta attualmente indagato dalla Procura di Latina per omissione di soccorso ed omicidio colposo.

La vicenda della morte dell’uomo ha scioccato tutta Italia, non solo perché è l’ennesimo decesso sul lavoro di un innocente, ma soprattutto per quanto accaduto dopo ed il comportamento che avrebbe avuto il datore di lavoro verso il bracciante, non chiamando i soccorsi e lasciandolo morente in mezzo alla strada.

Il comune di Latina e la Regione Lazio hanno dichiarato che si costituiranno parte civile nel processo contro chi ha lasciato morire quest’uomo di stenti. La Regione provvederà al pagamento dei funerali per Satnam Singh ed in suo onore è stato dichiarato il lutto cittadino nel corso dei funerali.

Foto: Ansa.

Maria Vittoria Dettoto
Maria Vittoria Dettoto
Maria Vittoria Dettoto, 48 anni, ozierese, editore e direttore responsabile. Madre di Antonio ed Andrea, Dottoressa in Scienze Politiche, giornalista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Sardegna. Nel campo del giornalismo vanta anni di esperienza pregressa nella carta stampata, in radio, nei blog. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche online. Web manager, content creator, esperta di social e network marketing e di gestione delle risorse umane, ha lavorato per due multinazionali mondiali, gestendo i suo gruppi di lavoro a livello regionale e nazionale. Da sempre attiva nella cultura e nel sociale, innamorata della Sardegna, ha da sempre contribuito alla valorizzazione dell'isola, della sua cultura e delle sue tradizioni.
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