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Francesca Deidda sarebbe stata uccisa nel divano di casa, messa nella borsa da palestra e trasportata nella Costa Orientale Sarda.

A seguito di quanto rilevato dalle indagini svoltesi per tutta la giornata di oggi dai RIS di Cagliar nelia casa dove vivevano Francesca Deidda ed Igor Sollai a San Sperate, emerge un quadro sempre più chiaro su come sarebbe stata uccisa Francesca Deidda e cosa sia accaduto dopo il suo omicidio.

I RIS oggi hanno trovato delle tracce biologiche presumibilmente di sangue, nel divano dell’abitazione, che sono al vaglio degli inquirenti.

Considerando che sul corpo della donna non risulterebbero tracce di proiettili o coltellate, secondo quanto risultato dai primi esami sul borsone nel quale è stata ritrovata il 18 luglio, risulta che la donna è stata uccisa nel divano con un oggetto pesante, un corpo contundente. Come un peso da palestra per esempio.

Una volta uccisa, piegata in posizione fetale. Ricordo che Francesca Deidda era una donna minuta, di 48 chili. A quel punto potrebbe essere stato posto il corpo dentro il borsone e trasportato nel luogo del ritrovamento, nell’area di San Vito, accanto alla Costa Orientale Sarda, la stessa notte nella quale è scomparsa da San Sperate, il 10 maggio.

Come? Potrebbe essere stata utilizzata la Toyota Yaris della donna, nella quale sono state rinvenute tracce di sangue nei sedili posteriori.

La macchina è stata venduta qualche giorno dopo la scomparsa di Francesca Deidda da suo marito Igor Sollai, attualmente recluso in carcere ad Uta in quanto accusato dell’omicidio volontario della donna e dell’occultamento del suo cadavere.

Sollai dopo il 10 maggio avrebbe provato a vendere anche il divano analizzato oggi dai RIS, non riuscendoci.

Successivamente all’omicidio, l’assassino di Francesca Deidda potrebbe essersi recato nuovamente nel luogo nel quale aveva portato il borsone con dentro il cadavere della Deidda ed aver ricoperto lo stesso con piante e terra, lasciando i vasetti di plastica nei quali le piante erano contenute, con i codici a barre attaccati sul luogo dove è stato poi ritrovato il corpo.

Dal momento della sua scomparsa il 10 maggio, il cellulare di Francesca Deidda risulterebbe essere stato sempre agganciato a quello di Igor Sollai, che continua a professarsi innocente.

A seguito di quanto emerso oggi, domani gli avvocati di Igor Sollai, Carlo Demurtas e Laura Pirarba hanno dichiarato che si confronteranno con il loro assistito sugli ultimi elementi emersi.

Andrea Deidda, fratello di Francesca, colui che a fine maggio ne ha denunciato la scomparsa, oggi era presente con gli inquirenti in via Monastir.

Da quando ha appreso della morte della sorella, è rimasto in silenzio stampa ed ha scelto che per sua vece parlasse il suo avvocato Piscitelli che oggi ha dichiarato: “Adesso ci aspettiamo solo una confessione, c’è poco da continuare a negare. I carabinieri hanno portato via pacchi neri. Il quadro indiziario secondo me adesso è chiaro “.

Maria Vittoria Dettoto
Maria Vittoria Dettoto
Maria Vittoria Dettoto, 48 anni, ozierese, editore e direttore responsabile. Madre di Antonio ed Andrea, Dottoressa in Scienze Politiche, giornalista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Sardegna. Nel campo del giornalismo vanta anni di esperienza pregressa nella carta stampata, in radio, nei blog. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche online. Web manager, content creator, esperta di social e network marketing e di gestione delle risorse umane, ha lavorato per due multinazionali mondiali, gestendo i suo gruppi di lavoro a livello regionale e nazionale. Da sempre attiva nella cultura e nel sociale, innamorata della Sardegna, ha da sempre contribuito alla valorizzazione dell'isola, della sua cultura e delle sue tradizioni.
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