Valerio Piroddi per tanto tempo è stato l’uomo più anziano d’Italia. È deceduto ad Assemini in provincia di Cagliari il 18 settembre 2017. Aveva esattamente 111 anni e 309 giorni. Da tempo era seguito dalla Comunità Mondiale della Longevità, presieduta da Roberto Pili, per studiarne i segreti dal punto di vista medico-scientifico.
Ma quali erano i suoi segreti di longevità? Intanto diciamo che la vita per lui non è stata semplice.
Nato a Vilamassargia il 13 novembre 1905, divenne orfano di padre ad appena otto anni e si trasferì quindi con la madre a Siliqua. Lavorò per gran parte della vita, in miniera ed in campagna, che abbandonò ad 87 anni. Quindi uno dei segreti è stato tenersi sempre in movimento e vivere all’aria aperta.
La sua alimentazione era certamente un altro punto di forza: Piroddi mangiava frutta, verdura, uova, lardo, formaggio, lumache e beveva vino. Il culto del vino a pranzo ed a cena, nella misura di un bicchiere a pasto, è comune a molti ultra centenari come Piroddi.
L’anziano non disdegnava le passeggiate, scaldato dal sole di Assemini, città nella quale si trasferì a casa di uno dei suoi tre figli sino alla sua morte, avvenuta nel 2017. L’amore della famiglia del quale è stato circondato sino alla sua dipartita, è stato un altro dei segreti della sua longevità, per la quale ricevette i complimenti anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Sino all’ultimo è stato un punto di riferimento sia per la famiglia che per tutta la comunità di Assemini. Ha lasciato la vita da protagonista dopo un’esistenza felice” ha dichiarato alla sua morte Roberto Pili.
I suoi funerali sono stati celebrati a Siliqua il 20 settembre 2017, partecipati da tantissime persone recatisi per dargli l’ultimo saluto.
Foto: Corriere della Sera.