Quindici minuti quindici di intervista tv con il direttore di Raiuno Chiocci per provare a chiarari la sua posizione e chiarire il triangolo amoroso che sfocia in una querelle istituzionale che porta alle dimissioni.
Sto parlando di quanto sta accadendo in questi giorni al Ministro della cultura italiana Gennaro Sangiuliano che coinvolge l’imprenditrice campana Maria Rosaria Boccia, la Meloni, la moglie di lui Federica Corsini, il Ministero della cultura, il Parlamento e chi più ne ha, più ne metta.
La bomba mediatica viene lanciata dalla Boccia che il 26 agosto pubblica nel suo profilo Instagram l’annuncio di essere stata nominata consigliera per i grandi eventi del Ministero della cultura. Sino ad allora la Boccia era stata vista in qualche occasione pubblica a fianco di Sangiuliano, ma fondamentalmente nessuno o pochi in Italia sapevano neanche chi fosse questa donna e perché avesse avuto questa nomina.
I giornalisti italiani iniziano ad incuriosirsi alla vicenda e la nomina della Boccia improvvisamente decade. Qualcuno dirà poi per richiesta della moglie di Sangiuliano, la giornalista caposervizio Rai Parlamento Federica Corsini, che aveva scoperto probabilmente il tradimento del marito.
La Boccia a questo punto inizia a pubblicare sul suo profilo Instagram una serie di post, story, fotocopie di documenti, screenshot di chat, che dimostrano da un lato la sua nomina a consigliere promessa e fanno ipotizzare un rapporto perlomeno intimo con Sangiuliano, costretto a recarsi da Giorgia Meloni avantieri con scontrini e ricevute fiscali, per provare alla premier che ogni pagamento effettuato per portare con sé la Boccia nei suoi viaggi ed eventi istituzionali, sia stato pagato da lui e non dal Ministero della cultura. Rassegna le dimissioni alla Meloni che le respinge.
“Mai un solo euro del ministero è stato speso per la Boccia. Ho pagato io sulla mia carta di credito personale, che fa riferimento al mio conto corrente personale e sono tracciabilissimi. Non sono ricattabile perché non ho usato denato pubblico”, conferma Sangiuliano ieri nel corso dell’intervista-bomba di ieri sera di quindici minuti quindici, che televisivamente sono tantissimi sia chiaro e che stravolgono il palinsesto tv di Raiuno.
Ma chi se ne frega del palinsesto, quando hai di fronte un ministro della Repubblica Italiana che ti confessa le sue tresche sentimentali e le sue
azioni politiche? ” A chi si sente di chiedere scusa”, domanda gli domanda il direttore.
“Chiedo scusa a mia moglie,” risponde quasi con le lacrime il ministro Sangiuliano,” che è una donna straordinaria “, a Giorgia Meloni per l’imbarazzo creato al Governo ed ai miei collaboratori che con questa storia non c’entrano nulla”. In tempo reale l’amante Boccia nel suo profilo Instagram pubblica nelle story popcorn e commenta ironicamente le parole drl suo amante.
“Sembra Beautiful” commenta la Schlein dopo l’intervista, “riferisca in Parlamento” dicono in tanti dell’opposizione.
Certamente questa vicenda avrà ulteriori strascichi. Cosa dirà adesso l’amante rimasta senza nomina e senza amante potente? Quali reazioni politiche avrà la vicenda: Sangiuliano riferirà in Parlamento? Ma soprattutto: come reagirà la moglie di Sangiuliano, risultata di fatto cornuta di fronte a tutta Italia?
Staremo a vedere. Ci aggiorniamo alla prossima puntata.
Foto: il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano con l’amante Maria Rosaria Boccia, con la moglie Corsini e ieri durante l’intervista con il direttore di Raiuno.
Maria Vittoria Dettoto
