Il periodo autunnale, specie nei mesi di settembre ed ottobre, è il periodo ideale per la nascita delle foche monache, una razza che in Sardegna dalla preistoria ha trovato il suo habitat naturale, sopratutto nelle zone marine di Arbatax, Baunei e Dorgali, dove si trova la grotta del Bue Marino ad esse intitolata.
Le grotte sono in luogo ideale nel quale questi mammiferi si riproducono: dopo 12 mesi di gestazione nasce il cucciolo di foca, lungo circa 80 cm. Coi suoi baffetti, occhi grandi e scuri e fisico paffuto ispira simpatia ed amore a chi lo osserva. Da adulto, arriverà a pesare oltre 320 kg.
Le foche monache si cibano di pesci e crostacei, che cacciano immergendosi sino a 400 metri di profondità e sono capaci di restare in apnea per oltre 30 minuti.
Nel tempo il loro numero è sensibilmente calato: i cuccioli soprattutto vengono cacciati per la pelle ed il grasso, ma sono diminuite anche per l’aumento del turismo nei loro habitat o perché finisce incastrata nelle reti dei pescatori.
È un animale considerato in via di estinzione e visto Sardegna abbiamo la fortuna di averlo, è nostro dovere prendercene cura.