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Le copulette di Ozieri: un dolce diventato un’eccellenza sarda conosciuto ovunque…

Chiunque passi per Ozieri, in provincia di Sassari, non può non assaggiare le nostre buonissime copulette, uno dei dolci tipici originari del mio paese natale al centro del Logudoro.

Questo dolce elegante, raffinato e delicatissimo era ed è spesso consumato anche in occasione di feste importanti come comunioni, cresime o matrimoni; non a caso viene anche definito come dolce degli sposi.

Realizzarlo a casa è possibile, bastano ottimi ingredienti e buona manualità. La preparazione si suddivide in tre parti: quella della pasta, quella del ripieno ed infine la glassatura finale.

Per preparare la pasta, detta pasta violada in dialetto logudorese occorrono: 500 gr di farina, 100 gr di strutto, 250 ml di acqua, un pizzico di sale ed un cucchiaino di zucchero. Mettere la farina a fontana nella spianatoia, unire sale, zucchero, acqua, strutto. Creare una pasta liscia e morbida. Riporla in frigo e farla riposare per almeno un’ora.

Nel frattempo preparare il ripieno che è una sorta di Pan di Spagna con le mandorle per il quale occorrono: 5 uova intere ( vanno separati i tuorli dagli albumi e questi ultimi montati a neve) , 250 grammi di zucchero, 250 grammi di mandorle dolci macinate molto fini, 40 grammi di mandorle amare, due limoni grattugiati. A piacere si può aggiungere un cucchiaio di liquore limoncello o anice.

Mischiare bene tutti gli ingredienti del ripieno. Levare la pasta dal frigo e con l’aiuto di una macchina tirarla finissima. Riporla nei tipici stampini ondulati a forma di copuletta ( li trovate ormai in quasi tutti i negozi) e riporre sullo strato di pasta il ripieno a base di mandorle sino ad arrivare al bordo della formina.

Mettere le copulette in forno tiepido a cuocere per circa mezz’ora. La tempistica della cottura dipende dal tipo di forno usato, quindi vi consiglio di adattarla al vostro forno.

Levare le copulette dal forno e lasciarle raffreddare. Nel frattempo preparare la glassa mischiando 300 grammi di zucchero semolato, 200 ml di acqua, 2 albumi e qualche goccia di limone. Mettere sul fuoco in un tegame antiaderente lo zucchero con l’acqua e farli cuocere sino a creare una sorta di sciroppo, da unire a filo agli albumi montati ed al limone continuando a montare sino a quando il composto non sarà freddo.

A questo punto glassare le copulette che dovranno essere lasciate asciugare per diverse ore.
Ci tengo a sottolineare che la copuletta ozierese ha una glassa bianchissima, all’apparenza semplice, ma che si caratterizza da una freschezza e da una bontà tale che quando il dolce si mette in bocca, si scioglie in una sorta di crema.

Questo è uno dei particolari che denota la freschezza del dolce, che ormai è conosciuto, apprezzato e richiestissimo ben oltre il territorio regionale e nazionale e che per gli ozieresi come me rappresenta un vanto, sinonimo di qualità e gusto che rendono il nostro dolce unico nel suo genere.

Maria Vittoria Dettoto
Maria Vittoria Dettoto
Maria Vittoria Dettoto, 48 anni, ozierese, editore e direttore responsabile. Madre di Antonio ed Andrea, Dottoressa in Scienze Politiche, giornalista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Sardegna. Nel campo del giornalismo vanta anni di esperienza pregressa nella carta stampata, in radio, nei blog. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche online. Web manager, content creator, esperta di social e network marketing e di gestione delle risorse umane, ha lavorato per due multinazionali mondiali, gestendo i suo gruppi di lavoro a livello regionale e nazionale. Da sempre attiva nella cultura e nel sociale, innamorata della Sardegna, ha da sempre contribuito alla valorizzazione dell'isola, della sua cultura e delle sue tradizioni.
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