giovedì, Settembre 19, 2024
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HomeItaliaMoise Kean e Paola Egonu: due cittadini italiani trattati diversamente. Perché?..

Moise Kean e Paola Egonu: due cittadini italiani trattati diversamente. Perché?..

E qui vi volevo. Ieri c’è stata la partita tra Israele ed Italia valevole per la Nation League, vinta dall’Italia per 2 a 1. Grazie a chi? Ad un ragazzo di 24 anni, tale Moise Kean, che ha firmato prima l’assist per Frattesi e poi il secondo gol.

Stamattina per curiosità vado a leggere i commenti sotto gli articoli scritti dai colleghi giornalisti sportivi delle testata giornalistica regionali e nazionali e non trovo un commento negativo contro Kean.

Meno male, mi dico tra me e me. E dall’altro lato penso: ma come? Questo ragazzo non è a sua volta di colore? Non ha a sua volta tratti somatici non europei? Non ha a sua vola genitori di origini africane come la Egonu? Non gioca in un gioco di squadra come la Egonu? Non combatte e denuncia il razzismo in Italia come la Egonu?

Allora penso: c’è solo un’altra spiegazione a questo punto sul perché la Egonu venfa puntualmente subissata di critiche e commenti e questo ragazzo no: la Egonu è donna e lui un uomo.

Dunque esclusa la discriminazione per origine, per cittadinanza, per colore della pelle, per critica verso gli italiani, resta quella per genere.

Insomma: si trova comunque e sempre un motivo per discriminare qualcuno.

Perché mi domando. Ma se uno straniero, anche non essendo cittadino italiano come loro, contribuisce al progresso economico, sociale, culturale o sportivo come loro, perché discriminarlo?

Kean è stato oggetto più volte di cori razzisti mentre giocava. Ne ha parlato anche in un documentario nel 2020. La Egonu pure e ne è stata vittima anche recentemente, a seguito della vittoria della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi.

Sarebbe davvero ora di finirla. Questi due ragazzi sono due fuoriclasse. Kean gioca nella Nazionale italiana di calcio da quando aveva 15 anni. La Egonu è sempre stata una fuoriclasse.

Teniamoceli stretti piuttosto che fare in modo che scappino via per la non accettazione di un individio considerato “diverso” da noi, sempre che qualcuno sia peraltro in grado di stabilire i parametri della diversità e della normalità.

Forza Moise, forza Paola: siete il nostro orgoglio italiano!!

Maria Vittoria Dettoto
Maria Vittoria Dettoto
Maria Vittoria Dettoto, 48 anni, ozierese, editore e direttore responsabile. Madre di Antonio ed Andrea, Dottoressa in Scienze Politiche, giornalista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Sardegna. Nel campo del giornalismo vanta anni di esperienza pregressa nella carta stampata, in radio, nei blog. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche online. Web manager, content creator, esperta di social e network marketing e di gestione delle risorse umane, ha lavorato per due multinazionali mondiali, gestendo i suo gruppi di lavoro a livello regionale e nazionale. Da sempre attiva nella cultura e nel sociale, innamorata della Sardegna, ha da sempre contribuito alla valorizzazione dell'isola, della sua cultura e delle sue tradizioni.
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