In Sardegna esistono le piramidi come qualcuno sostiene? C’è chi è convinto infatti che le colline sferiche che si ritrovano in molte zone dell’isola lo siano. Altri che invece smentiscono categoricamente questa tesi.
Certo è che in Sardegna abbiamo un monumento archeologico unico nel suo genere, il Tempio di Monte Accoddi, nella Nurra in provincia di Sassari, risalente a 5.000 anni fa, che se non è esattamente una piramide, viene associata ad uno zigurrat, templi mesopotamici dedicati al culto del trapasso tra la vita e la morte. Il nome Accoddi deriva da kodi, pietra.
Monte Accoddi rappresenta un unicum di straordinaria bellezza, conservatosi ai giorni nostri praticamente integralmente e scoperto in tempi recenti: è infatti venuto alla luce solo dopo il 1950 grazie a degli scavi archeologici.
Costruito da uomini appartenenti alla cultura di Ozieri è un altare a forma di piramide, sotto il quale sono stati ritrovati i resti di numerosi animali sacrificati agli dei per beneficiare del passaggio tra la vita terrena e quella ultraterrena.
Su una piattaforma a forma di piramide con una base di 27 m× 27 m ed un’altezza di 5.5 metri alla quale si accedeva con una rampa, tuttora perfettamente distinguibile dal resto del monumento, si trova una sorta di tempio, costruito in due tempi ed ultimato circa 2.000 anni dopo.
Nel tempio pare avvenissero anche riti propiziatori per ottenere o garantire la fertilità, essenziale per la prosecuzione della specie e c’è anche chi, studiando la simmetria dell’altare, ha fatto notare come questa richiami la costellazione del Cigno, allora ben visibile nell’area.
Qualunque fosse la sua reale destinazione, certo è che Monte Accoddi rappresenta un’ altra prova di come i prenuragici sardi fossero già migliaia di anni fa, ingegneristicamente esperti ed amanti della scienza, altro che “primitivi”.