Quando le uova di cioccolato neanche esistevano era usanza in Sardegna regalare ai bambini su coccoi chi s’ou o sa pippia chin s’ou. della pasta abilimente lavorata con all’interno un uovo di gallina, simbolo di fecondità e Resurrezione di Cristo, nonché oggetto di buon augurio.
Questa usanza tramandata nei secoli è ancora vivissima e le donne sarde si cimentano in creazioni di pasta spettacolari, elaborate, delle vere e proprie opere d’arte, dalle forme e dimensioni differenti a seconda della creatività, il gusto o la fantasia di chi le crea.
Gli ingredienti per la pasta sono semola 1 kg, 30 gr di pasta madre o 25 gr di lievito, 2 cucchiaini di sale e acqua q.b. Fare l’impasto nella scivedda,la ciotola di terracotta sarda, mischiando gli ingredienti e formare una palla che va fatta lievitare tre ore.
Preparare sos coccoeddos o sas pippias o sos puzzoneddos, lasciarli lievitare coperti per un’altra ora. L’uovo prima di inserirlo va fatto bollire due minuti.
Infornare per 40 minuti a 200°. Mangiare tiepidi o freddi.
Maria Vittoria Dettoto