In queste ore, mentre l’attenzione pubblica è spostata su altre banalità, il TAR, Tribunale Amministrativo Regionale della Sardegna ha accolto la richiesta della società Erg per impiantare 27 pale eoliche dell’altezza di 180 metri tra il territorio di Nulvi e Ploaghe, che deturperanno tutto il paesaggio, compreso quello circostante la nostra amatissima basilica di Saccargia vicino al comune di Codrongianus.
La sentenza del TAR, depositata il 25 novembre, avantieri, ha rifiutato il ricorso della Regione Sardegna che per oltre due mesi, da quando la ERG ha presentato la proposta di impianto delle pale il 14 aprile 2024, non si è opposta allo stesso.
Il termine ultimo affinché la regione si opponesse alla richiesta della ERG per l’impianto era il 14 giugno, sessanta giorni dopo la sua proposta.
In quei sessanta giorni utili, la regione non ha opposto alcuna resistenza al progetto della ERG, ponendo in essere di fatto il silenzio-assenso di chi ci amministra per lo stesso.
La Regione Sardegna solo il 4 luglio 2024, dunque quasi un mese dopo la data utile del 24 giugno per opporsi, ha presentato ricorso al TAR nei confronti della ERG, che avantieri lo ha rifiutato con la seguente motivazione: “il TAR annulla il provvedimento della Regione Sardegna perché la formazione tacita del titolo non può essere impedita dalla moratoria disposta dalla legge regionale, considerato che è entrata in vigore il 4 luglio 2024 ossia in data ampiamente successiva alla formazione del titolo della ricorrente”.
L’atteggiamento della Regione Sardegna in questa vicenda è inaccettabile. Come lo è rispetto al fatto che non sia stata data la dovuta importanza e priorità in Consiglio regionale alla legge di iniziativa popolare Pratobello 24, sottoscritta da oltre 200.000 sardi tra i quali anche la sottoscritta, volta a tutelare il paesaggio sardo da scempi come quello che verrà fatto a Saccargia se non ci opporremo.
Non dobbiamo mai abbassare la guardia di fronte a chi vuole venire nella nostra isola esclusivamente per rovinarla, sfruttarla e non rispettarla, senza che noi sardi abbiamo peraltro alcun beneficio.
Facciamoci sentire. A testa alta, sempre.
Maria Vittoria Dettoto