Vogliamo ricordarti così Giulia: sorridente col tuo vestito rosso, seduta sull’altalena incorniciata dai fiori.
Ma eri tu il fiore più bello, coi tuoi ventidue anni, una vita spensierata, tanta voglia di vivere, che ti è stata portata via in una fredda notte di novembre.
Giulia, sinonimo di donna forte ed intelligente, che era prossima alla laurea in ingegneria biomedica. Alunna modello, sorella modello, figlia modello.
Di un padre che lotta per te e le altre donne e di una madre che ti aveva lasciato troppo presto e che hai potuto riabbracciare.
Questa l’unica consolazione in una vicensa nella quale non basta una sentenza A
all’ergastolo di chi ti ha ucciso per riportarti indietro.
Ma il tuo femminicidio a qualcosa è servito. Sono aumentate le donne che da allora hanno deciso di dire basta alla violenza che subiscono ogni giorno. Spesso tra le mura di casa, davanti ai figli.
Grazie a te hanno detto NO! E questa sarà sempre la tua vittoria più grande. La giustizia sarà fatta quando nessuna donna sarà costretta a subire violenza o verrà uccisa.
Giulia, ti vogliamo bene, di un amore immenso, puro, che unisce tutta Italia e vivrai sempre nel nostro ricordo, con il tuo vestito rosso, sorridente, seduta su un’altalena incorniciata dai fiori.
Maria Vittoria Dettoto