martedì, Aprile 1, 2025
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Io con con il comandante dei carabinieri Luciano Masini, sotto accusa per eccesso di legittima difesa dopo aver salvato sé stesso ed i suoi concittadini…

Io sto con il comandante dei carabinieri della stazione di Villa Verucchio in provincia di Rimini, Luciano Masini, che ha ucciso un egiziano la vigilia di Capodanno, Muhammad Sitta, dopo che lo straniero ha tentato di ucciderlo ed aveva già accoltellato quattro persone.

Masini è attualmente indagato dalla Procura della Repubblica di Rimini per eccesso di legittima difesa. Sitta, 23 anni, era arrivato nel 2022 in Italia da irregolare.

I fatti.

Sitta armato di un coltello con lama da 22 centimetri, la vigilia di Capodanno aveva appena accoltellato per strada, nei pressi della sua abitazione, quattro passanti.

Masini interviene per fermare Sitta, che tenta di accoltellarlo brandendogli il coltello ad una distanza di 80 cm. Come confermano i testimoni presenti ed i video delle telecamere di sorveglianza della zona.

Masini impugna a quel punto la sua arma d’ordinanza è spara dodici colpi. Quattro a terra d’avvertimento. Gli altri verso l’egiziano che viene colpito a morte. Sarà l’autopsia a stabilire quanti proiettili sparati verso di lui, lo abbiano effettivamente colpito.

I concittadini di Masini, in segno di solidarietà e vicinanza verso il loro comandante dei carabinieri, hanno manifestato in piazza in suo favore. Hanno indetto una raccolta fondi su Gofund me per aiutare il militare a pagarsi gli avvocati e le spese processuali, per essersi difeso da un uomo che voleva ucciderlo e poteva fare una strage.

Come avvenuto in altre situazioni simili, mi schiero dalla parte di Masini. Non è possibile che si venga messi sotto accusa per essersi difesi. Per quanto per la Procura sia un atto dovuto.

Cosa avrebbe dovuto fare il comandante? Farsi ammazzare? Lasciare che Sitta proseguisse la sua mattanza?

In Italia abbiamo leggi ridicole. Quella per eccesso di legittima difesa in casi come questo è una di quelle.

Io sto con Masini, che non solo non andrebbe indagato, ma meriterebbe un encomio per il suo gesto: ha messo in pericolo la sua stessa vita per salvarne altre.

Gesto questo che altri probabilmente neanche avrebbero fatto. Peraltro per una miseria di stipendio al mese.

Foto: Luciano Masini dopo il tragico evento, Resto del Carlino.

Maria Vittoria Dettoto

Maria Vittoria Dettoto
Maria Vittoria Dettoto
Maria Vittoria Dettoto, 48 anni, ozierese, editore e direttore responsabile. Madre di Antonio ed Andrea, Dottoressa in Scienze Politiche, giornalista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Sardegna. Nel campo del giornalismo vanta anni di esperienza pregressa nella carta stampata, in radio, nei blog. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche online. Web manager, content creator, esperta di social e network marketing e di gestione delle risorse umane, ha lavorato per due multinazionali mondiali, gestendo i suo gruppi di lavoro a livello regionale e nazionale. Da sempre attiva nella cultura e nel sociale, innamorata della Sardegna, ha da sempre contribuito alla valorizzazione dell'isola, della sua cultura e delle sue tradizioni.
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