martedì, Aprile 1, 2025
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Moriva un anno ad oggi a 93 anni Ovidio Marras, il pastore che salvò un angolo di Sardegna dal cemento dei colonizzatori continentali…

Ovidio Marras è morto un anno fa a 93 anni. Un Uomo con la U maiuscola, un pastore che viveva in una campagna tra Tuerredda e Capo Malfatano, nel sud Sardegna. In mezzo ad un angolo di Paradiso terrestre nel quale nel 2009 voleva mettere mano un gruppo di imprenditori, colonizzatori continentalese li chiamerò, dei quali facevano parte cognomi altisonanti come Benetton, Marcegaglia, Caltagirone.

Custos colonizzadores continentales, volevano impadronirsi di una porzione di territorio dove Ovidio era nato e cresciuto, e in contu a su inari, pensavano di mandare via anche lui, minuto di corporatura, ma con un carattere da sardo vero.

Ma Ovidio si ribella. Non intende rinunciare ai luoghi nei quali ha vissuto. Vuole combattere chi gli ha messo lucchetti e cancelli in strade nelle quali per tutta la vita è passato per accedere alle spiagge. Alle Sue spiagge. Le Nostre spiagge.

E si oppone. Da solo contro tutti. Fa causa a sos colonizzadores continentales, ca a Ovidio de su inari chi li offrini, no li fregada nudda.

Un giorno intervistato da una giornalista disse:” Non vendo. Questa è la terra di mio padre e del padre di mio padre e me la tengo. Voi qui intorno non avete diritto di costruire “.

Ed Ovidio Marras vince la causa. Arriverà alla Corte di Cassazione che darà ragione al piccolo-grande pastore sardo che combatteva contro i giganti, un Davide contro tanti Golia. La Corte di Cassazione impone che gli edifici già costruiti dai colonizzatori vengano abbattuti e che i lavori vengano bloccati per vizi della Valutazione di Impatto Ambientale.

Ovidio Marras vinse con la dignità e l’orgoglio del sardo che ama profondamente la sua Terra e no est teraccu de niunu.

Adesso che è morto chissà che possa trovare la pace e chissà che al suo posto qualcun altro difenda la nostra isola da una cementificazione senza alcun riguardo verso il territorio ed il paesaggio.

Grazie Ovidio Marras per quello che hai fatto per i sardi e per la Sardegna. Che la Terra, la tua Terra tanto amata e della quale sino all’ultimo ne hai respirato il profumo di mirto, lentischio e ginestre, ti sia lieve.

Maria Vittoria Dettoto

Maria Vittoria Dettoto
Maria Vittoria Dettoto
Maria Vittoria Dettoto, 48 anni, ozierese, editore e direttore responsabile. Madre di Antonio ed Andrea, Dottoressa in Scienze Politiche, giornalista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Sardegna. Nel campo del giornalismo vanta anni di esperienza pregressa nella carta stampata, in radio, nei blog. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche online. Web manager, content creator, esperta di social e network marketing e di gestione delle risorse umane, ha lavorato per due multinazionali mondiali, gestendo i suo gruppi di lavoro a livello regionale e nazionale. Da sempre attiva nella cultura e nel sociale, innamorata della Sardegna, ha da sempre contribuito alla valorizzazione dell'isola, della sua cultura e delle sue tradizioni.
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