Nella querelle sui cori di San Siro contro i sardi nel corso di Milan-Cagliari di sabato scorso a San Siro è intervenuta nelle ultime ore la politica che attraverso il sindaco di Arzachena Roberto Ragnedda, ha chiesto spiegazioni a Riva in merito alle dichiarazioni scritte dal figlio di Rombo di Tuono sui costa smeraldini.

Nicola Riva ha appena pubblicato questo post nel suo profilo social, che vuole chiaramente essere una risposta a Ragnedda:
Io amo tutta la,Sardegna da nord a centro a Sud, il mio post di ieri, forse interpretato male o scritto male, era solamente una provocazione per dire che se ci chiamano pastori o simulano il beato delle pecore, oggi così come allora, è sempre stato un motivo di orgoglio e carica emotiva e agonistica per noi sardi dai giocatori ai tifosi del Cagliari.
Il discorso ” Costa Smeralda non era assolutamente discriminatorio verso nessuno ma una provocazione per tutte,quelle persone che possono pensare che la Sardegna sia solo belle spiagge, bel mare , Porto Cervo o Porto Rotondo, anzi, la parte più misteriosa più mistica più vera e che ci caraterizza di piu caratterialmente, è proprio l’altra…perciò il suggerimento era di provare a cambiare lo sfotto perché noi siamo orgogliosi e fieri delle nostre radici, della storia della nostra terra, dalla pastoria, all’agricoltura, dal mare all’entroterra dalle zone turistiche a quelle più antiche e rurali!
Il senso era proprio quello magari con il coro” siete solo costa smeraldini”( Costa Smeralda nome nato nel 1962 per un consorzio da non confondere con Gallura) non sortirebbe l’effetto/orgoglio boomerang di quando ci definite ” pastori “con il quale ci caricate ancora di più… il racconto dei campioni del 1970 è sui libri non lo dico certo io…
Chiudo per sempre il discorso perché come spesso accade tutto si trasforma in polemica, il mio voleva essere un monito ai tifosi di concentrarsi di piu ad incitare di più per la propria squadra del cuore piuttosto che concentrarsi sui cori contro gli altri.
W la Sardegna tutta sempre e comunque e forza Casteddu!”
Foto: Nicola Riva e il sindaco Ragnedda.
Maria Vittoria Dettoto