La causa del decesso della piccola Giulia Loffredo nove mesi di Acerra in provincia di Napoli, è stata la rottura del collo. Questo l’esito dell’autopsia effettuata il 18 febbraio dal medico legale Maurizio Saliva, durata cinque ore dalle 14 alle 19, che ha provato persino lo stesso professionista.
Dunque la bambina potrebbe essere caduta dal letto matrimoniale e solo successivamente essere stata morsa dal cane. Sul corpo della bambina sono state riscontrate delle ferite compatibili con i morsi di un cane, ma al momento non sono state trovate né sul pitbull accusato dell’omicidio, né sull’altro meticcio presente in casa, tracce di sangue né di DNA della piccola, salvo una piccola macchia di sangue presente nella testa del meticcio. Si attende l’esito dell’esame delle feci dei due cani per levare ogni dubbio.
Dubbi anche sulla presenza del padre in casa al momento della tragedia. Secondo gli inquirenti Vincenzo Loffredo potrebbe aver lasciato la piccola Giulia sola a casa con i due cani. Per questo motivo gli inquirenti stanno vagliando i firmati delle telecamere di sorveglianza attorno all’abitazione nella quale si è svolta la tragedia nella notte tra il 15 ed il 16 febbraio, posta nel frattempo sotto sequestro.
Nel racconto del padre di Giulia, che ha cambiato più volte versione su quanto accaduto, c’è un buco di un’ora e mezza dalle 22.30 alle 24.00, periodo di tempo nel quale risulta il decesso della bambina. L’uomo ha affermato di essersi addormentato accanto alla bambina e di essersi accorto che fosse morte, solo dopo essersi svegliato alle 24 ed averla trovata per terra in una pozza di sangue, senza aver sentito niente di quanto accadeva alla piccola, tantomeno le eventuali urla della bambina mentre veniva sbranata dal cane.
Oggi si svolgeranno i funerali di Giulia nel Duomo di Acerra in forma privata. L”avvocato del padre Vincenzo Loffredo risultato positivo all’hashish al momento della morte della figlia e attualmente indagato per omicidio colposo e omessa custodia, ha chiesto silenzio e rispetto della famiglia durante le esequie.
Foto: la casa della tragedia posta sotto sequestro e i genitori di Giulia.
Maria Vittoria Dettoto
