Oggi in tutto il mondo si celebra la giornata internazionale della lingua madre, per la valorizzazione della madrelingua e delle varietà linguistiche. Venne istituta dall’UNESCO nel 1999.
Questa ricorrenza si celebra anche in Sardegna, regione nella quale come tutti sanno abbiamo una nostra lingua, il sardo, di origine latina e divisa in diverse sottovarianti: logudorese, campidanese, nuorese, gallurese, tabarchino, catalano.
I primi ritrovamenti di documenti in limba sarda risalgono intorno all’anno 1000. Nel corso dei secoli, ha conosciuto alti e bassi il suo uso e la sua diffusione: a metà del secolo scorso, con il boom economico, parlare in sardo pareva quasi una vergogna.
Veniva osteggiato soprattutto a scuola, pareva una lingua appartenente alle classu sociali povere o ignoranti secondo alcuni.
Fortunatamente, con lo scorrere degli anni e grazie ad una serie di leggi a tutela della limba, si è capita l’importanza della sua valorizzazione e diffusione, anche in documenti o contesti pubblici.
Parlare il sardo è importante affinché si tramandi attraverso le generazioni e si tuteli la varietà e la ricchezza linguistica.
Maria Vittoria Dettoto