Nella zona tra “Su crastu biancu” e “Scab ‘e Sai” a pochi passi dalla spiaggia, nella parte Nord della penisola del Sinis in provincia di Oristano, si trova uno scarabeo scolpito nella roccia che secondo qualche studioso risalirebbe al legame tra gli antichi Shardana e gli Egizi.
La sua origine ad oggi resta incerta. Secondo altri studiosi lo scarabeo sarebbe risalente a tempi più recenti. L’animale è lungo circa un metro ed è inciso nella roccia calcarea con la tecnica nuragica del tratteggio. Somiglia al tipico scarabeo sardo, le cui incisioni si trovano in molte parti della Sardegna.

Ciò che è certo è che lo scarabeo è perfettamente allineato con il sole e rappresenterebbe una sorta di calendario astronomico, che fa riferimento all’inizio della primavera.Nella cultura egizia daltronde lo scarabeo è legato al dio del sole Ra.
La linea centrale posta nell’addome dello scarabeo è perfettamente allineata con il sorgere ed il tramontare del sole negli equinozi di primavera e d’autunno, mentre le antenne con le albe ed i tramonti dei solstizi di estate e d’inverno.
Lo scarabeo del Sinis presenta numerose incisioni nell’addome riporta lettere e riferimenti a nomi antichi. Al di là della sua dotazione rappresenta un motivo di approfondimento e un luogo da visitare.
Foto di Luca Galbiata.
Maria Vittoria Dettoto