Ieri sera si è tenuta ad Ilbono la fiaccolata per chiedere giustizia per la morte di Marco Mameli. Ho ricevuto video e foto di quell’evento, ma non li ho pubblicati da ieri sera e non li pubblico. Sapete perché? Perché ritengo che tra chi ieri ha sfilato in silenzio con la fiaccola in mano tra le vie di Ilbono ci siano i complici di chi ha ucciso Marco a Barisardo.
I complici siete VOI. Amici, conoscenti di Marco. Compaesani dell’assassino e della vittima. Che il nome di chi ha tolto la vita a questo ragazzo lo sapete e non lo fate.
E allora ve lo dico dal primo giorno della sua morte, siete dei codardi, degli ipocriti se quel nome non lo fate. Altro che fiaccolata o piangere al suo funerale o al suo trigesimo.
E se non voleste sentire il mio grido di giustizia verso questo ragazzo che poteva essere il figlio di tutti noi, vi rinfresco la memoria e vi ripubblico un estratto le parole scritte dalla madre di Marco, Simona Campus, quando nel suo ennesimo appello fattovi quattro giorni fa, ha chiesto giustizia per il figlio:
“Ti hanno strappato via da noi senza nessuna pietà.Ma l’assassino non è solo chi ha sferrato quei colpi.E’ anche chi ha visto e ha scelto di voltarsi dall’ altra parte, chi ti ha visto cadere ed è scappato via lasciandoti morire senza guardarti negli occhi.Chi ha preferito il silenzio alla verità. Per tutto questo provo ribrezzo….
Chi ha colpito deve pagare.
Chi ha visto e taciuto deve pagare.
Chi ha sentito e non detto deve pagare.
Anche se il prezzo più alto, il più ingiusto, l’hai pagato tu, perché a te hanno tolto la vita, condannando noi a convivere con la tua assenza, con un vuoto che nessuna parola potrà mai colmare.Ti amiamo per sempre”.
Chissà che deposta la bara che un mese fa avete toccato e la fiaccola che ieri avevate tra le mani, ascolrando questa meravigliosa donna coraggio disperata, possiate finalmente dire tutto ciò che sapete. E lo sapete in tanti.
Foto: Simona Campus con il figlio Marco Mameli.
Maria Vittoria Dettoto