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Peppa Mesina, parente di Graziano Mesina, ieri ha risposto qui a chi continua a giudicare l’ex Primula Rossa e la sua famiglia da sempre. Anche ora che Graziano è morto…

Ieri una parente di Graziano Mesina, Peppa Mesina, dopo il funerale del suo congiunto ad Orgosolo, ha commentato un mio articolo su Grazianeddu scrivendo il seguente messaggio:

“Sicuramente ad accoglierlo tra le sue braccia ci sarà la sua cara mamma, zia Caterina, per potergli donare tutti i mancati abbracci che le circostanze della vita gli ha sottratto.

Vae hin Deus, un Dio di Giustizia e Misericordia.
Sta a lui giudicare ed essere misericordioso, noi non siamo nessuno.
Graziano ha già iniziato a scontare le sue pene e noi quaggiu’ a caricarcene altre con i giudizi e le cattiverie. Chi è senza peccato scagli la prima pietra”.

Ho ringraziato privatamente e lo faccio anche in pubblico la signora Mesina prima di tutto perché scrivendo quelle parole ha deciso di esporsi pubblicamente e tutti noi sappiamo che non è facile farlo mai vivendo un lutto.

Tantomeno un lutto come quello di Graziano Mesina, che durante tutta la sua vita ha fatto parlare di sé e lo fa adesso che è morto e questo ha ovviamente avuto una ricaduta sui suoi parenti.

Ha ragione la signora Mesina: “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra”.

Da giorni anche questa testata giornalistica viene attaccata perché ho scelto di espormi pubblicamente a difesa di Mesina scrivendo e lo ribadisco che meritava in quanto malato terminale migliori cure e come detenuto di essere portato in Sardegna per avere la sua famiglia vicino.

Non ho mai scritto di farlo santo. Vi ho scritto e lo ribadisco che dovreste avere rispetto per un uomo anziano che è morto e per la sua famiglia che coi vostri commenti e giudizi, continuate ad esporre alla gogna mediatica, quando loro non hanno mai avuto e non avranno mai nessuna colpa.

Graziano Mesina ha pagato per i reati commessi scontandosi oltre quarant’anni di carcere. E nel frattempo la famiglia scontava le offese, le critiche ed i pregiudizi di chi come in questi giorni, parlando male di Graziano buttava discredito anche su di loro. E non è giusto.

Rinnovo le condoglianze alla signora Peppa, a tutta la famiglia Mesina, alla comunità di Orgosolo. E ringrazio le migliaia di persone che qui in questi giorni hanno mostrato invece misericordia e Pietà verso Graziano Mesina, che come ha scrivo Peppa ora potrà riposare sereno tra le braccia della mamma Caterina.

Vae hin Deus Grazianeddu.

Maria Vittoria Dettoto

Maria Vittoria Dettoto
Maria Vittoria Dettoto
Maria Vittoria Dettoto, 48 anni, ozierese, editore e direttore responsabile. Madre di Antonio ed Andrea, Dottoressa in Scienze Politiche, giornalista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Sardegna. Nel campo del giornalismo vanta anni di esperienza pregressa nella carta stampata, in radio, nei blog. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche online. Web manager, content creator, esperta di social e network marketing e di gestione delle risorse umane, ha lavorato per due multinazionali mondiali, gestendo i suo gruppi di lavoro a livello regionale e nazionale. Da sempre attiva nella cultura e nel sociale, innamorata della Sardegna, ha da sempre contribuito alla valorizzazione dell'isola, della sua cultura e delle sue tradizioni.
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