Aveva appena otto anni, frequentava la scuola elementare e viveva a Santa Croce Camerina il piccolo Loris Stival. Sua madre Veronica Panariello l’ha ucciso strangolandolo con delle fascette e gettando il suo esile corpo in un canalone il 29 novembre 2014.
La donna è stata condannata a 30 anni di reclusione per omicidio ed occultamento di cadavere dalla Corte di Cassazione il 21 novembre 2019. La donna ha sempre dichiarato di essere innocente, ma le prove contro di lei sono state schiaccianti.
Andrea Stival, padre di Loris, estraneo all’omicidio, ogni anno ne ricorda la memoria il giorno del suo compleanno. Oggi sarebbe diventato maggiorenne e l’uomo ha scritto: ” Ciao Loris, oggi saresti diventato maggiorenne, un’età importante, tanto desiderata da piccoli, un traguardo per tante nuove cose come la patente o l’auto “.
“In questo tuo giorno di compleanno io ed il tuo fratellino ci soffermeremo a guardare il cielo così da poter vedere brillare tutte le stelle e dico tutte, perché sono certo che da lassù starai festeggiando insieme ai tuoi amici angeli. Tra una lacrima e un sorriso: buon compleanno Loris”, conclude l’uomo.
Foto Ansa, la madre di Loris nel corso del processo.
