venerdì, Settembre 20, 2024
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Sardegna: la vergogna senza fine di Ozieri questa sera.

Centinaia di persone cantano e ballano con Fedez, dopo che un bambino di dieci anni è morto poco prima a qualche metro di distanza davanti ai genitori.

Sono sveglia da un po’ perché non riesco neanche a dormire dopo che ho appreso ieri sera della morte di un mio concittadino, Gioele, un bambino di dieci anni schiacciato da una porta da calcio, al campo Raimondo Meledina di San Nicola, quartiere di Ozieri, provincia di Sassari. È stata disposta dalla Procura l’autopsia per chiarire le cause della morte del bambino.

Nonostante questo, mentre ancora si facevano i rilievi del decesso ed il carro funebre attendeva di porre nella bara il corpicino di Mattia, in sottofondo iniziava la musica da discoteca della serata programmata. Senza ritegno.

Ozieri è il paese nel quale sono nata e cresciuta. In questi giorni sono in corso i festeggiamenti per la Beata Vergine del Rimedio, organizzati dall’associazione omonima che ha scelto di portare nella serata di sabato 14 settembre dj e Fedez.

Ieri sera ho chiesto per prima, pubblicamente attraverso questa testata giornalistica, che la festa fosse annullata vista la tragedia verificatasi a pochi metri di distanza da dove Fedez avrebbe dovuto esibirsi.

Invece no. Nessuno ha fermato lo show. Show must go on, letteralmente.
Né l’associazione che è immediatamente uscita dopo la tragedia con un comunicato pubblico nel quale si diceva che la festa sarwbbe continuata. Né il primo cittadino, che sarebbe probabilmente e come richiesto da tanti per fermare tutto, annunciando il lutto cittadino.

Né la Curia ed i preti, che tra qualche ora sfileranno qui in processione per la Madonna e che diranno pure il funerale per Gioele. Né la gente andata ad ascoltare la serata, che nonostante sapesse benissimo quanto era accaduto, non si è posta il problema di festeggiare come nulla fosse. Tantomeno lo stesso Fedez si è rifiutato di esibirsi.

La musica della serata è partita a tutto volume mentre il carro funebre di Gioele era ancora al campo sportivo nel quale è morto, mentre i genitori del bambino, straziati, assistevano alla sua morte, mentre il personale sanitario provava a tenerlo in vita.

E poi, tutti a cantare e a ballare. ” Le ragazze con il grilletto facile”, “Sexy shop” ed altre canzonette cantate da uno che si permette anche di dare pubblicamente degli stro××i a quelli che erano andati ad ascoltarlo, gli stessi che magari poi andranno al funerale del bambino dopo la sua autopsia o scrivono commenti affranti nei loro post sui social.

Si permette, Fedez, dichiaratamente ateo, di scherzare sull’autotune, di arrivare vestito di nero coi crocefissi sul vestito, mentre dall’altro lato della strada, c’è un paese in lutto per la morte di un bambino innocente.

No, non riuscivo ad aspettare qualche ora per scrivere, perché sono schifata da tutto questo. Schifata dal fatto che oggi il paese che mi ha dato i natali, di fronte a tutta Italia dove la notizia della tragedia è rimbalzata su tutte le testate giornalistiche nazionali vista la sua gravità, ha dato uno spettacolo indegno, di menefreghismo, mostrando di non avere alcun rispetto verso il lutto e la morte di un bambino.

Vergognatevi voi per aver proseguito la festa ed io, che sono rimasta a casa e che da ieri non penso ad altro che a questo bambino deceduto, con le lacrime agli occhi, mi vergogno di essere vostra concittadina.

Foto: il piccolo Gioele deceduto ieri pomeriggio e le foto postate poco fa da Fedez del concerto di stanotte ad Ozieri nel suo profilo.

Maria Vittoria Dettoto

Maria Vittoria Dettoto
Maria Vittoria Dettoto
Maria Vittoria Dettoto, 48 anni, ozierese, editore e direttore responsabile. Madre di Antonio ed Andrea, Dottoressa in Scienze Politiche, giornalista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Sardegna. Nel campo del giornalismo vanta anni di esperienza pregressa nella carta stampata, in radio, nei blog. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche online. Web manager, content creator, esperta di social e network marketing e di gestione delle risorse umane, ha lavorato per due multinazionali mondiali, gestendo i suo gruppi di lavoro a livello regionale e nazionale. Da sempre attiva nella cultura e nel sociale, innamorata della Sardegna, ha da sempre contribuito alla valorizzazione dell'isola, della sua cultura e delle sue tradizioni.
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