sabato, Dicembre 21, 2024
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Pietro Senaldi, direttore di Libero, a tutto campo sulle elezioni europee.

L’ 8 e 9 giugno avranno luogo le elezioni per il rinnovo dei 76 seggi del Parlamento europeo ed ho scelto il Dott.Pietro Senaldi, giornalista professionista e direttore del quotidiano Libero, per parlarne a tutto tondo.

-Partiamo da una domanda che può sembrare banale, ma non lo è: perché l’elettore dovrebbe andare a votare alle elezioni europee?
“Perché l’Europa decide le nostre vite e dà un indirizzo politico, ambientale, fiscale anche al nostro Paese. È come una grande torta: se vuoi che il tuo parere di cittadino europeo venga preso in considerazione, devi andare a votare. Il voto permette all’ elettore di dire la propria opinione.

-Secondo lei è giusto che nel 2024, in una società dove tutto è informatizzato, online, in rete, l’elettore europeo non possa manifestare il proprio voto online o per corrispondenza? “No, non è giusto ed è il motivo principale dell’astensione. La colpa è dei partiti che dando la possibilità di farlo temono di non controllare il voto”.

-Tra i candidati scesi in campo abbiamo i grandi leader di maggioranza ed opposizione: dalla Meloni a Tajani, alla Schlein. Salvini invece ha scelto di non candidarsi e di candidare il generale Vannacci: che idea si è fatto su di lui? “Vannacci è stato candidato per prendere una parte dell’opinione pubblica, per avere un voto di opinione e far crescere la Lega di 1 o 2 punti. Se si rivelerà una scelta vincente lo si vedrà al momento del voto. Nelle ultime settimane la Lega ha segnato una crescita”.

-A proposito di crescite e di percentuali. Nelle attuali intenzioni di voto degli elettori FDI è dato al 28.5%, il PD al 21.2%, FI all’8.6%, la Lega al 7.4%. Ma altri partiti minori come Alleanza Verdi Sinistra ( 3.7%) o Pace Terra e Dignità ( 1.5%), rischiano di non superare la soglia di sbarramento del 4%. Secondo lei queste percentuali sono corrispondenti alle intenzioni degli elettori? “Se sono corrispondenti non lo so, sono dati plausibili”.

-Si discute in queste ore di un possibile dibattito tv che vedrebbe protagoniste Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Considerando la possibile violazione della par condicio ed il fatto che i partiti sono eletti con metodo proporzionale e non avrebbero la loro medesima visibilità, le sembra corretta la messa in onda di questo dibattito tra le segretarie dei due maggiori partiti politici? “Se fossi un candidato di un altro partito non farei dei salti di gioia. Il dibattito tra la Meloni e la Schlein polarizza l’elettorato ed è a favore della sinistra, della Schlein. L’elettore di destra, sa già chi votare “.

-Apriamo un capitolo su Michele Santoro con il quale Lei ha recentemente avuto un diverbio in tv, su La7, mentre eravate ospiti di Giovanni Floris nel programma Di martedì. Lei ha definito Santoro un narcisista e Vladimir… “Non bisogna essere Freud per dirlo”.

Su questa battuta, mi scappa involontariamente una risata. L’umorismo di Senaldi a tratti è contagioso, come sempre.

-Ilaria Salis, il cui padre è di origini sarde, attualmente detenuta in Ungheria, è stata candidata dal partito Alleanza Verdi Sinistra nella circoscrizione isole, della quale fa parte anche la Sardegna. Vorrei sapere il suo parere a riguardo, dal momento che se fosse eletta, godrebbe dell’immunità parlamentare. ” Ilaria Salis è accusata di reati violenti, seè un passpartout per entrare all’Europarlamento, non mi pare una buona trovata”, conclude il Dott.Senaldi.

L’intervista è stata fatta il 15 maggio. Nel frattempo l’Ungheria ha concesso gli arresti domiciliari ad Ilaria Salis.

Maria Vittoria Dettoto
Maria Vittoria Dettoto
Maria Vittoria Dettoto, 48 anni, ozierese, editore e direttore responsabile. Madre di Antonio ed Andrea, Dottoressa in Scienze Politiche, giornalista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Sardegna. Nel campo del giornalismo vanta anni di esperienza pregressa nella carta stampata, in radio, nei blog. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche online. Web manager, content creator, esperta di social e network marketing e di gestione delle risorse umane, ha lavorato per due multinazionali mondiali, gestendo i suo gruppi di lavoro a livello regionale e nazionale. Da sempre attiva nella cultura e nel sociale, innamorata della Sardegna, ha da sempre contribuito alla valorizzazione dell'isola, della sua cultura e delle sue tradizioni.
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