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Morgana Giagoni, 22 mesi ed Enrico Mazzoccu 3 anni, furono le vittime più piccole dell’alluvione che colpi la Sardegna il 18 novembre 2013. Il mio ricordo…

Era il 18 novembre 2013. Un giorno che per i sardi sarà fissato per sempre nella memoria. Il ciclone Cleopatra che si abbatté furioso sull’isola, provocò 18 vittime ed un disperso. Centinaia di feriti. Migliaia di sfollati. Lutto e devastante ovunque.

La Gallura pagò il prezzo più alto: 13 vittime. Tra queste due bambini: Morgana Giagoni 22 mesi ed Enrico Mazzoccu, tre anni.

Enrico perse la vita con suo padre Francesco 37 anni, a Raica, nella periferia di Olbia. Francesco stava andando a ritirare sua moglie, quando l’acqua proveniente da un ruscello ha travolto la sua macchina.

Francesco, atleta e maestro di kickboxing, riesce con la forza ad uscire dalla macchina prendendo con sé il piccolo Enrico. Lo ha stretto dentro il suo giubbotto e si è rifugiato su un muro. Per 45 minuti ha tentato di tutto per salvare la vita ad entrambi, sino a quando un’ondata d’acqua li ha spazzati via insieme al muro, mentre le persone che avevano provato a salvarsi assistevano alla scena inermi.

Morgana Giagoni, 22 mesi, era all’asilo quando sua madre Patrizia, 42 anni e suo padre Enzo, sono andati a prenderla per metterla a sicuro a casa.

Guidava il padre Enzo, ex poliziotto originario di Calangianus come la moglie Patrizia. Erano tutti e tre a bordo di una C1 e stavano percorrendo una delle zone che furono maggiormente devastate dal ciclone: zona Bandinu.

Giunti in via Belgio, la macchina è stata portata via dalla piena di acqua e fango, sotto la pioggia battente che non faceva vedere niente.

Enzo assiste disperato al terribile momento in cui sua moglie e la sua bambina spariscono nel nulla. Prova disperatamente a cercarle, a salvarle, rischiando la sua stessa vita, sino a quando non viene trattenuto da un uomo che quella vita gliela salverà. Per lo shock subito, Enzo Giagoni verrà ricoverato per diverse settimane in psichiatria.

Il 22 dicembre 2021, nel giorno di quello che sarebbe stato il decimo compleanno di sua figlia Morgana, scriverà un toccante ricordo della figlia: “Stamattina avevi fretta di alzarti. Non vedevi l’ora di andare a scuola per festeggiare, con i tuoi compagni di classe, i tuoi meravigliosi dieci anni.

“Mamma Patrizia ti aveva preparato la torta con le candeline colorate. Dai andiamo che mi stanno aspettando. Noi subito ad ubbidire alla tua precoce autorità. E in macchina a chiederci in continuazione, come facevi sempre da mesi, quei benedetti buchi alle orecchie.

Noi a far finta di dirti di no, fino a quando ti avevo detto che appena saresti uscita da scuola saremmo andati al centro commerciale per fare i buchi. Ci saranno solo i tuoi orecchini che non potrai mai indossare, guardare e goderti.

Buon compleanno per il tuo decimo compleanno, mia amata e adorata bambina. Sarai sempre il centro del mio universo. Salutami e bacia per me la tua mamma, mio amore infinito ed eterno” conclude il padre di Morgana.

Scrivo questo articolo con le lacrime agli occhi, commossa nel pensiero del ricordo di questi due bambini e delle altre vittime, che hanno pagato con la vita quel giorno. E di chi è sopravvissuto ed ha dovuto affrontare i lutti. Nel ricordo di chi ha perso tutto.
Vi sono vicina.

Foto: la piccola Morgana con la madre Patrizia ed il piccolo Enrico con il padre Francesco.

Maria Vittoria Dettoto

Maria Vittoria Dettoto
Maria Vittoria Dettoto
Maria Vittoria Dettoto, 48 anni, ozierese, editore e direttore responsabile. Madre di Antonio ed Andrea, Dottoressa in Scienze Politiche, giornalista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Sardegna. Nel campo del giornalismo vanta anni di esperienza pregressa nella carta stampata, in radio, nei blog. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche online. Web manager, content creator, esperta di social e network marketing e di gestione delle risorse umane, ha lavorato per due multinazionali mondiali, gestendo i suo gruppi di lavoro a livello regionale e nazionale. Da sempre attiva nella cultura e nel sociale, innamorata della Sardegna, ha da sempre contribuito alla valorizzazione dell'isola, della sua cultura e delle sue tradizioni.
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