Si chiama “L’amore e la Gloria, la giovane Deledda” il nuovo film del produttore Savatore Cubeddu e narra dodici anni della vita della grande scrittrice nuorese, dai 17 anni a quando nel 1900 lascia Nuoro per trasferirsi a Roma con il neo sposo Palmiro Madesani.
Il film è completamente sardo, nei luoghi e nei protagonisti: Grazia Deledda è interpretata dalla dorgalese Marisa Serra e la regista è Maria Grazia Ferria.
L’opera cinematografica, un lungometraggio, si pone l’obiettivo di far conoscere al grande pubblico chi era Grazia Deledda prima che diventasse la Grazia Deledda conosciuta in tutto il mondo e premiata con il Premio Nobel per la letteratura nel 1926.
Cubeddu ha fortemente voluto questo film, la cui prima proiezione è stata il 18 maggio a Nuoro sold out in due date e la prossima sarà a Cagliari il 20 maggio alle 18 al cinema Odissea, a sua volta sold out.
“Siamo molto contenti perché le prime uscite sono già sold out”, dice Cubeddu, “ho spinto affinché la prima uscita fosse a Nuoro, la città d’origine della Deledda. Faremo uscire il film e poi programmeremo le proiezioni anche a Sassari, Oristano e Macomer”.
La tournée regionale sarà programmata dopo quella nazionale che toccherà le principali città italiane tra cui Torino, Roma, Milano, Firenze, Bologna, Pisa, Palermo e Bari.
Quali sono le difficoltà che avete incontrato nella realizzazione del film? Domando a Cubeddu. ” Innanzitutto reperire il budget per farlo. È un film medio-piccolo. Abbiamo scelto il teatro di posa e speriamo sia una scelta premiante, investendo sulle scenografie, concentrandoci sulla storia ed il personaggio “.
” Le scene sono state girate sul Monte Ortobene e nella stessa casa della Deledda a Nuoro. Nel suo cortile. Le scene girate in cucina sono state realizzate in una cucina rifacente quella della scrittrice; girarle nella sua casa-museo era troppo complicato”.
Come hanno reagito i nuoresi alla vostra presenza? “Abbiamo girato le scene in modo discreto, riportando nelle parole, luoghi, gesti tutto ciò che poteva essere più aderente alla realtà di come era la scrittrice “.
Quali ricadute pensa possa avere l’opera livello sociale e culturale? ” Spero che chi già ama la Deledda possa conoscerla al meglio e che chi non la conosce, possa imparare ad apprezzarla al meglio”, conclude Cubeddu.
Foto credit Salvatore Cubeddu, tratte dal film.