Ciao Thiago, non ci conosciamo, ma io oggi ti immagino così: biondo come la tua mamma Giulia, occhi azzurri e sorridente.
Oggi saresti felice, perché chi ha ucciso te e tua madre che ti custodiva nel suo ventre, è stato condannato all’ergastolo. Ha ucciso te e tua madre con 37 coltellate, 37. E prima ancora aveva provato ad uccidervi con il veleno per i topi.
Non contento di ciò, ha tentato di darvi fuoco una volta morti. Ma a quel punto tu e mamma Giulia eravate già in Paradiso, dove si accolgono gli angeli.
Mamma Giulia, ne sono certa, ti ha protetto e custodito sino alla fine. Ha lottato per te e per lei. Ha messo le mani sul suo ventre, nentre moriva, per darti il suo ultimo atto di amore.
Ti ha accarezzato come in quella foto felice che tutti noi abbiamo conosciuto, con il costume azzurro, il cappello ed il mare sullo sfondo. Il braccio a cingere il ventre, come a cullarti.
Oggi i tuoi zii, i tuoi nonni, hanno pianto quando è stata letta la sentenza che ha condannato tuo padre a trascorrere tutto il resto della vita in carcere. Erano lacrime di gioia, certo. Ma quante altre ancora ne hanno versate per te e per tua madre da quel 27 maggio 2023 quando siete stati uccisi. Tante, troppe.
Sorridi Thiago, proteggi tua madre Giulia. Proteggi tutte le donne che, come lei sono state uccise. Perché noi oggi siamo tutte Giulia.
Giulia Tramontano come Giulia Cecchettin.
Ed ognuna di queste donne, come la tua mamma, merita rispetto. Le loro famiglie meritano rispetto.
Ciao Thiago, splendido angelo biondo. Veglia su tua madre, ricambia le carezze che ti ha dato in vita come nella morte, che ci auguriamo tutti non sia vana, ma sia da monito affinché non ci siano altre Giulia in futuro.
Foto: web.
Maria Vittoria Dettoto