martedì, Aprile 1, 2025
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Tradizioni sarde: sos Tres Res. Ammentos de pizzinnia.

M’è bennidu a conca chi dae inoghe a calchi die est s’ Epifania.Cando fiat minoredda si usaiat essire a cantare Sos Tres Res.

Incominzaiamus dae su battoro e sighiamus su chinbe e su sese de gennalzu.Chin frade mios e sos atteros pisseddos, no giraiamus tottu Othieri:dae Badde a Punta Idda.Dae Cuzzolu a Cadeddu a Corralzu.

Agattaiamus unu muntone de atteros piseddos andende a cantare.Bussaiamus sas domos e no faghiamus abberrere sa janna.
Intro sa domo incominzaiamus sas cantones:Naschid’Est, Tu scendi dalle Stelle..
Massimu tres cantones.Ca su giru fit longu de sas domos!

Finidas sas cantones, sa padrona e sa domo domandaiat:”Chi est sa cascia?” Unu de annois, su pius mannu, ogaiat sa busta e plastica.
E sa signora no regalaiat su inari, sos mandarinos, su ciuccullatte.

M’ammento sempre chi a s’ essida e Othieri bi fit sa pizzeria de Saba, chi a tottu sos piseddos chi intraiana a cantare, li regalaiat sa pizzetta.
Grande ona.E calda! A parte e sero fimus finat famidos e tando s’ ijerru fit fruttu.Chin su nie.

Una olta una signora nos pieneit sas tazzas de Vov fattu in domo.Chi pro bagu, no nos coghiat!

Ammentos de pizzinnia chi faghet sempre piaghere ammentare. Ispero chi custas tradiziones no molzana.No devet suzzedere.
Toccat a nois a la muntennere vivas in sas memorias de sa zente.De fizzos nostros.

Ammentadebbollu.

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Traduzione dal logudorese.

Ricordi di bambina: I Tre Re.
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Mi è venuto in mente che da qui a qualche giorno è l’Epifania. Quando ero piccola, si usava uscire a cantare Sos Tres Res, I Re Magi.

Incominciavamo dal quattro e continuavamo il cinque e sei di gennaio. Con i miei fratelli e gli altri bambini ci giravamo tutto Ozieri: da Badde a Punta Idda, da Cutzolu a Cadeddu a Corralzu.

Trovavamo tanti altri bambini andando a cantare. Bussavamo nelle case e ci facevamo aprire la porta. Dentro la casa iniziavamo a cantare le canzoni: Naschid’Est, Tu scendi dalle stelle.. Massimo tre canzoni, perché il giro delle case era lungo!

Finite le canzoni, la padrona di casa ci domandava: “Chi è la cassa?”. Uno di noi, il più grande, levava fuori una busta di platica e gliela porgeva. E la signora ci regalava i soldi, i mandarini o il cioccolato.

Ricordo sempre che all’uscita di Ozieri c’era la pizzeria Saba, che a tutti i bambini che entravano a cantare, gli regalava una pizzetta. Molto buona. E calda! A quando alla sera eravamo affamati e allora l’inverno era freddo. Con la neve.

Una volta una signora ci riempì le tazze di Vov fatto in casa. Che per poco non ci ubriacava!

Ricordi di bambina che fa sempre piacere ricordare. Spero che questa tradizione non muoia. Non deve accadere. Tocca a noi tenerle vive nella memoria delle persone. Dei nostri figli.
Ricordatevelo.

Articolo di Maria Vittoria Dettoto

Maria Vittoria Dettoto
Maria Vittoria Dettoto
Maria Vittoria Dettoto, 48 anni, ozierese, editore e direttore responsabile. Madre di Antonio ed Andrea, Dottoressa in Scienze Politiche, giornalista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Sardegna. Nel campo del giornalismo vanta anni di esperienza pregressa nella carta stampata, in radio, nei blog. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche online. Web manager, content creator, esperta di social e network marketing e di gestione delle risorse umane, ha lavorato per due multinazionali mondiali, gestendo i suo gruppi di lavoro a livello regionale e nazionale. Da sempre attiva nella cultura e nel sociale, innamorata della Sardegna, ha da sempre contribuito alla valorizzazione dell'isola, della sua cultura e delle sue tradizioni.
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