Se ne è andato esattamente un anno fa, il 23 gennaio 2024, in punta di piedi Gigi Riva, quasi a non voler disturbare.
La notizia della sua morte ha fatto il giro di tutta Italia e del mondo. Da ogni angolo della nostra isola, messaggi di cordoglio che quell’isola l’ha scelta, vantata ed amata sino alla fine e che quella maglia del Cagliari calcio se l’era cucita addosso, nonostante sardo neanche fosse.
Era nato a Leggiuno, in Lombardia, il 7 novembre 1944 Gigi Riva, da una famiglia molto modesta. A nove anni restò orfano di padre e la madre l’ha cresciuto facendo le pulizie nelle case e dovendolo mandare nei collegi religiosi, nei quali come Riva stesso poi affermo’ “venivamo umiliati perché eravamo poveri e ci davano da mangiare solo se pregavamo”.
Ma Riva, ruolo attaccante, mostra presto il suo talento calcistico e dopo il Legnano approda all’età di 19 anni al Cagliari calcio. Nella squadra rossoblù militera’ sino al 1977, facendo registrare il record tuttora imbattuto di 108 reti e diventando il più grande marcatore di tutti i tempi.
Nonostante fosse corteggiatissimo anche a livello economico dalle grandi squadre della penisola, Gigi Riva scelse di restare al Cagliari calcio: “Ci chiamavano pecorai e banditi ed io mi arrabbiavo. I banditi facevano i banditi per fame, perché allora c’era tanta fame, come oggi purtroppo. Il Cagliari era tutto per tutti, sarebbe stata una vigliaccata andare via. Non ho mai avuto il minimo dubbio e non mi sono mai pentito”, dichiarò il grande campione. La madre morì quando aveva 18 anni.
Nella stagione 1969-70 contribuì a vincere il primo ed unico scudetto del Cagliari. Giocatore della Nazionale italiana di calcio, ha segnato con gli azzurri 35 gol, diventando nel 1968 campione europeo e vicecampione del mondo nel 1970. Degli azzurri è stato team manager ed appese le scarpette al chiodo è diventato presidente onorario del Cagliari calcio sino alla sua morte. La squadra sarda in suo onore ha ritirato la maglia numero 11.
Gigi Riva ha avuto una relazione importante con Gianna Tofanari, che ha sempre definito moglie, ma con la quale in realtà non si era mai sposato. La loro unione inizialmente fece scandalo perché quando iniziò, nel 1968, lei era ancora sposata.
Il loro fu un amore travolgente, dal quale nacquero due figli Nicola e Mauro e cinque nipoti. Non si sposarono neanche quando poi lei ottenne il divorzio dal marito, perché Riva disse che non era un tipo “da stare a casa in pigiama’. Ma lui ha sempre chiamato la sua Gianna “moglie” e nonostante le loro strade negli ultimi tempi si fossero separate, lei andava a trovarlo a casa tutti i giorni. “Per me è il mio punto di riferimento “, dichiarò Rombo di Tuono.
Gigi Riva è deceduto nell’ospedale Brotzu di Cagliari a seguito di una complicazione cardiaca. Riassumere la vita di questo grande campione in poche righe è riduttivo e limitante. Sono certa che i tifosi, le persone che in tutto il mondo l’hanno amato, la sua famiglia, i suoi amici, sapranno rendergli il tributo che merita.
Foto: Gigi Riva.
Maria Vittoria Dettoto